Il mercato dell’auto d’epoca

Cominciamo col dividere il mercato tra il collezionista e l’amatore. Il primo lo fa per semplice piacere personale e se vende qualcosa lo fa perché ha in mente un’altra auto, il secondo è una persona che vuole un’auto della sua giovinezza o un’auto che ha sempre desiderato e che considera l’acquisto un investimento.

Sono quest’ ultimi a fare la differenza del mercato, perché hanno soldi da spendere per il superfluo (chiamiamoli risparmi da investire) e vogliono unire l’utile ( l’investimento che può far guadagnare) al dilettevole: la macchina d’epoca che può venire usata per una scampagnata domenicale.

Si tratta di un investimento redditizio rispetto agli altri tipi di “investimenti convenzionali “?

Come fare un affare con le macchine d’epoca:

Questo è un discorso più complicato. Oggi più o meno tutti conoscono il valore delle auto, bastano pochi minuti on line per farsi una cultura. A mio avviso bisogna saper scegliere auto con un restauro non impegnativo, ma che per le condizioni in cui si trovano sono molto deprezzate. Inutile dire che occorre esperienza ed un occhio esperto, ma con un po’ di informazione sui vari forum e un pizzico di fortuna si può riuscire nell’impresa.

Questo sistema funziona meglio se la macchina ha un certo valore di mercato, altrimenti il rischio di raggiungere il tetto massimo di spesa (il valore totale del mezzo già restaurato), è alto.

Faccio un esempio: se si compra una Fiat 500 con interni da rifare vernice da sistemare, paraurti ammaccati e vari particolari mancanti o non in linea con le caratteristiche del modello, andrete a spendere dai 3000 ai 3500€. Se oggi una 500L vale circa 7000€, capite anche voi che sarà difficile fare un affare. Dovreste pagarla 2000€ e vi assicuro che è quasi impossibile. Viceversa se il valore dell’auto è maggiore e le sua condizioni non sono ottimali, avrò molto più margine per un restauro. E’ vero che i ricambi costeranno più di quelli di una 500, ma è anche vero che ci sono costi invariati, come verniciatura e lattoneria, che sono una grossa fetta del restauro. Inoltre, se il lavoro non è impegnativo, non avrò bisogno di uno specialista, ma potrò rivolgermi ad un buon carrozziere. Questo consiglio che ho scritto non lo condivido appieno, ma si può fare.

Quanto si guadagna ad investire in un auto d’epoca?

Difficile dirlo, quasi impossibile, ma possiamo tenere conto di 2 importanti parametri:

Il mercato delle auto d’epoca è cresciuto del 11% negli ultimi 5 anni, quindi circa oltre il 20% annuo. Le persone più interessate a questo mercato cresceranno di numero da qui a 20 anni, visto le tendenze demografiche.

Il costo del denaro non subirà chissà quali rialzi nell’immediato futuro e gli investitori (anche istituzionali) continueranno a cercare “investimenti di nicchia” che possano aiutare a far diventare più redditizi i propri capitali, tra cui appunto le auto d’epoca.

Con tutti questi parametri possiamo concludere che: Se si ha questa passione, soldi risparmiati, un bel garage e voglia di lasciare qualcosa di concreto ai posteri, investire in auto d’epoca è una bella idea ed è un buon investimento.

 

Dati tratti da: https://finanza.economia-italia.com/