La Fiat Panda esordiva nel 1980, rappresentando un vero e proprio punto di riferimento nella categoria con oltre 7,5 milioni di esemplari prodotti sino a oggi.
Disegnata da Giorgietto Giugiaro, la Panda era una compatta berlina due volumi, due porte e portellone con motore e trazione anteriore. Semplice nello schema tecnico, ma votata alla funzionalità e alla grande abitabilità, sfruttando al massimo lo spazio: compatta fuori ma grande dentro.

La Fiat Panda era caratterizzata dall’essenzialità del disegno, con grandi paraurti avvolgenti, un’alta fascia laterale protettiva e ampia superficie vetrata.
I cristalli piani – anche il parabrezza – garantivano grande luminosità all’abitacolo, essenziale ma estremamente funzionale, costruito con materiali semplici ma robusti, tutti completamente lavabili. Il bicilindrico di 652 cm3raffreddato ad aria, evoluzione dello storico motore della 500 del 1957 poi utilizzato sulla 126, sviluppa 30 cavalli ed equipaggia la Panda 30 dedicata al mercato italiano.

La Fiat Panda 45 invece montava il 4 cilindri 903 della 127, per la differente posizione asimmetrica della griglia metallica sulla calandra: sulla 30 le feritoie sono sul lato destro per fornire aria alla ventola del bicilindrico, mentre sulla 45 feritoie e radiatore dell’acqua sono sul lato sinistro.
Sia il due sia il quattro cilindri erano accoppiati a un cambio manuale a quattro marce, le sospensioni anteriori sono indipendenti, con schema Mc Pherson e freni a disco. Particolarmente interessanti i consumi: a 90 km/ora la Panda 30 percorre 19 km con 1 litro e la Panda 45 oltre 17.
La velocità massima era rispettivamente di oltre 115 km/ora e di circa 140 km/ora.
Nel giro di tre anni le Panda si arricchirono negli allestimenti, con le versione “Super”, per la 45 arriva la 5° marcia, ma l’ulteriore enorme successo si deve all’avvento della versione 4×4, costruita in collaborazione con l’austriaca Steyr-Puch, che trasformò la versatile utilitaria torinese in una inarrestabile piccola e leggera fuoristrada, che diventò presto beniamina degli amanti della vita all’aperto e di chi lavora o vive in zone montuose.